Cosa facciamo
I disturbi della zona pelvica e perineale sono in grado di generare condizioni che vanno dal semplice disconfort alla condizione algica grave. Si tratta comunque di situazioni che impattano potentemente con la qualità della vita e le attività quotidiane. solo negli ultimi decenni l’attenzione di classe medica e pazienti si è concentrata su questo distretto anatomico funzionale, focalizzando le patologie che da esso possono generarsi. La mission che ci proponiamo è il riconoscimento, il corretto inquadramento diagnostico e la idonea terapia da dedicare a tutti coloro che a carattere proctologico, urologico o ginecologico ne vengano investiti.
La riabilitazione pelvi perineale
Cos'è?
La riabilitazione perineale è considerata il trattamento di prima linea nelle disfunzioni del pavimento pelvico. È un processo attivo in cui il medico riabilitatore accompagna e guida il paziente nel recupero delle funzioni perse o parzialmente compromesse, condividendone costantemente obiettivi e modalità del trattamento.
A che cosa serve
Queste tecniche, variamente combinate tra di loro, mirano al recupero di una funzione andata
persa dall’organismo a causa di interventi chirurgici o patologie o invecchiamento; nelle donne, in seguito a parto o a menopausa, e negli uomini dopo asportazione della prostata.
Quando si adotta
- Ostruita defecazione e stipsi serrata
- Incontinenza fecale
- Incontinenza urinaria femminile e maschile
- Dolore e senso si peso pelvico
- Vulvodinia e dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali)
- Rettocele
- Sindrome del perineo discendente
- Sindrome del puborettale

Come si procede
Il paziente viene sottoposto in prima battuta ad una VISITA DI VALUTAZIONE PERINEALE che prevede da parte del medico riabilitatore: visita addominale, anale e vaginale nella donna; si prende visione dello stato generale del paziente in relazione non solo alla problematica perineale ma anche alle
eventuali patologie associate come per esempio patologie della colonna e delle articolazioni, condizioni reumatologiche o cardiologiche o respiratorie, eventuali disturbi infiammatori associati intestinali o urinari o vaginali. Nel caso di patologie proctologiche si procede contestualmente ad esame anoscopico. Il paziente è invitato a sottoporre la documentazione medica di cui è in possesso relativa al suo stato generale di salute ( ecografie addominali, colonscopie o gastroscopie, visite ginecologiche o urologiche ecc) e la terapia medica che al momento sta assumendo. Questa prima valutazione si conclude con la diagnosi e la stesura del piano riabilitativo scegliendo tra le tecniche in uso quelle più’ idonee a risolvere il problema in atto. La scelta delle tecniche avviene tra BIOFEEDBACK anale e vaginale, STIMOLAZIONE ELETTRICA FUNZIONALE anale e vaginale, STIMOLAZIONE DEL NERVO TIBIALE POSTERIORE e CHINESITERAPIA. Se necessario viene consegnato al paziente un piano alimentare specifico e/o prescritta terapia medica topica o sistemica.
